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Facciamo il pieno di ghiottonerie e dolcezza prima che arrivi la Quaresima, periodo nel quale per tradizione si osserva il digiuno, occasione detox per purificare corpo e anima!

A carnevale ogni scherzo vale, qui però facciamo sul serio!

A pochi giorni dalla festa dei burloni, vi proponiamo una vera e propria leccornia, la versione dolce simbolo dell’emilianità: il tortellino.

Uno scrigno a custodia di un ripieno da leccarsi i baffi, che dalle nostre parti viene detto “pist”

Ecco per voi la ricetta!


World Nutella Day 2022 e tortellini dolci

Tradizione vuole che il ripieno sia della confettura di prugne o del savor, però alcuni meno osservanti da tempo, ormai, riempiono il dolce emiliano con altri ripieni, ad esempio la crema pasticcera.

Ma se il detto “a carnevale ogni scherzo vale” conta davvero, noi lo seguiamo alla “lettera”, e per licenza d’autore con spirito burlone, in armonia con la festività, abbiamo deciso di usare come “pist” la Nutella in data della sua giornata mondiale.

Magari la buona parte di voi non lo sa, se non per scherzo, ma il carnevale è una ricorrenza in cui è legittimo stravolgere le regole con spirito ironico e scherzoso.


Punto di vista irriverente, e a tratti blasfemo, per nulla nuovo. È storicamente risaputo che il periodo di carnevale è da sempre quel momento dell’anno in cui è concesso ribaltare i canoni e far prendere sopravvento al caos, tra giochi, feste e squisitezze.

Carnevale 2022 e curiosità storiche

Prima ancora del Carnevale di Rio de Janeiro, Mardì Gras di New Orleans, della versione londinese a Notting Hill (versione estiva del Carnevale ereditata dagli immigrati caraibici e scendo a quello di Rio per grandezza mondiale) e dei connazionali Carnevale di Viareggio, Ivrea, Venezia e del milanese con rito ambrosiano, la storia ci dà prova dell’umana necessità di mettere in subbuglio l’ordinario con la pratica dello straordinario .


Per esempio, si ha testimonianza di un’antica cerimonia religiosa che ogni anno si teneva a Babilonia:

una festività che rimetteva in scena, per le strade della megalopoli, la lotta tra il dio dell’armonia cosmica (Marduk, rimanendo in tema quaresimale pre pasquale, questa divinità era ai loro occhi il salvatore dell’umanità, che di lì a poco sarebbe morto per risorgere dopo 3 giorni… similitudini nelle varie narrazioni dei vari credo) e il caos primordiale (il drago Tiamat), raffigurata su carri allestiti, le cui scenografie rappresentavano il Sole, la Luna e i segni dello Zodiaco. Lo stravolgimento delle regole era la prassi mentre il popolo viveva attimi di sfrenata libertà.

Le feste dionisiache greche, svolte tra febbraio e marzo, nesono un’altra testimonianza (tenute in concomitanza con l’equinozio di primavera in onore a Crono e all’armonia della natura). Durante i festeggiamenti, per celebrare Dioniso, si indossavano delle maschere e per sfizio si incoronava re un membro della plebe.

Così anche le tradizioni elleniche ci parlano di sovversione del consueto, celebrazione del contrario, come eccezione del paradigma abituale e successivo ripristino dell’armonia, della quiete e della norma.

Quindi, qualsiasi epoca si guardi il Carnevale, o suo sinonimo, ha sempre coinciso con la necessità di dare sfogo all’animo umano e l’inizio di un nuovo anno (prima dell’intervento di Giulio Cesare, il quale proclamò il I° gennaio come inizio dell’anno, il Carnevale coincideva con l’inizio del nuovo anno o equinozio di primavera).

Per noi esseri umani, il carnevale, è sempre stato e sarà, quel momento di rottura, e allo stesso tempo di ripristino, dell’equilibrio o eterna ruota di contrari che regola l’alternanza e il susseguirsi degli opposti: estate/inverno, vita/morte, ordine/caos, realtà/fantasia.

Franco Battiato sta al Carnevale quanto la Nutella al Tortellino dolce

In fondo lo ha sempre affermato anche Battiato nella sua canzone manifesto Cuccurucucù (onomatopea del verso della colomba in amore), seppur in modo volutamente ermetico nelle parole prende il sopravvento l’inconsueto attraverso un testo fortemente evocativo e irriverente.

Tra le righe si legge, a mo’ di inchiostro simpatico (tutto è concesso a carnevale), un punto di vista giovanile apparentemente spensierato, zeppo di paradossi

La sua elegia amorosa, dedicata alle cotte adolescenziali non corrisposte e all’amore spassionato per la musica, è puro spirito carnevalesco tramutato in arte in cui si narra delle contraddizioni della vita e della dimensione controintuitiva delle relazioni amorose:



Per carnevale suonavo sopra i carri in maschera

Avevo già la luna e urano nel leone

“Il mare nel cassetto”

“Le mille bolle blu”

Cuccurucucu paloma

Ahia-ia-ia-iai cantava

Cuccurucucu palomaAhia-ia-ia-iai cantava

Tornando alle cose serie ecco la ricetta dei tortellini dolci alla Nutella!

Ingredienti

Impasto

  •  500 grammi di Farina tipo 1 Storo macinata a pietra
  •  100 grammi di burro chiarificato morbido
  •  100 grammi di zucchero semolato
  • 50 grammi di latte intero
  • 2 uova intere
  • 8 grammi di sale fino
  • 1 bustina di polvere lievitante
  • scorza grattugiata di un limone
  • 2 litri di olio di mais per friggere
  • 100 grammi di zucchero a velo

Farcitura

Confezione di Nutella da 1kg

Procedimento

  1.  Unire in una ciotola lo zucchero, il burro e le due uova, la scorza del limone grattugiata e il latte
  2. Mescolare bene, con un cucchiaio di legno, poi aggiungere la farina in varie tappe e infine la polvere lievitante, fino a ottenere un impasto omogeneo
  3. Far riposare l’impasto 30’ in frigorifero coperto con pellicola trasparente
  4. Tagliare in due parti l’impasto freddo e stenderne la metà con il mattarello sul piano di lavoro infarinato in precedenza
  5. Stendere un rettangolo spesso mezzo cm, poi tagliare dei quadrati di pasta di cm 7 x 7 e riempirli con la Nutella
  6. Chiudere bene ogni quadretto di pasta in due, così da racchiudere il ripieno “cioccolatoso” in una salda unione, ottenendo il” tortellino”
  7. Friggere in olio di mais
  8. Lasciare asciugare su della carta assorbente i tortellini fritti
  9. Disporre  tutti i tortellini dolci sul vassoio e spolverarli di zucchero a velo

Da abbinare tutto ciò che segue questi accorgimenti:

– il vino o il liquore con cui accompagnare il tortellino deve avere pari grado di dolcezza

– a ricchezza di cacao deve corrispondere un vino o liquore strutturato e alcolico

Buon appetito.


Anche se è quasi Carnevale non fate scherzi, leggete, assaggiate e condividete l’articolo!

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